Durante un evento pubblico dedicato alla sanità locale nei giorni scorsi, ha interrotto il direttore della chirurgia dell’ospedale di Mirandola, mentre stava parlando delle future assunzioni dei reparti, con una frase, ripresa da La Pressa, che non è passata inosservata e che soprattutto ha fatto alzare i toni della polemica in un periodo in cui non si parla d’altro che di parità di genere.

Il protagonista di questa frase che ha fatto scendere il gelo in sala è Sauro Borghi, sindaco dem del Comune di San Prospero, finito sotto i riflettori nei giorni in cui le piazze e le città si riempiono di iniziative per sensibilizzare contro la violenza di genere e per chiedere la parità. Le Donne del Partito Democratico lo ammoniscono, lanciandogli un appello: “Quando e se le torna la fregola irrefrenabile di esternare una battuta sessista mentre riveste il ruolo affidatole dalle cittadine e dai cittadini, per favore, si taccia”. Le stesse Dem incalzano con una domanda retorica: “Davvero abbiamo bisogno, nel 2023, di un sindaco che sottolinei l’aspetto fisico del personale medico di un reparto”? Altre parti politiche hanno alzato la voce, ricordando un caso simile accaduto due anni fa con protagonista l’assessore modenese Cavazza. Una polemica che infuoca a pochi giorni dal consiglio comunale in cui la Consigliera Elisa Rossini ha lasciato l’aula durante la commemorazione delle vittime di violenza lamentando ipocrisia da parte della Giunta di Modena, che si sarebbe spesso comportata in maniera impari nei confronti delle consigliere donne