Sono cinque le società modenesi finire al centro dei controlli della Guardia di Finanza di Thiene, in provincia di Vicenza, nella lotta contro le frodi fiscali. Gli uomini delle fiamme gialle nell’ambito di un’indagine sul corretto utilizzo di contributi erogati relativi al “Bonus Facciate”, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo di crediti d’imposta per oltre 10 milioni di euro. L’indagine, ha portato alla luce un complesso sistema di frode che coinvolgeva 32 imprese e persone fisiche sparse in varie province italiane. Tutto nasce dalle indagini sul fallimento di una società a responsabilità limitata il cui legale rappresentante ha ceduto alla S.r.l, pochi giorni prima del crac, i crediti d’imposta. Questi sono stati poi ceduti a nove imprese, di cui cinque evasori totali, le quali a loro volta li hanno scaricati su vari soggetti economici dislocati, per la quasi totalità, nel Centro-Nord Italia. 32 in tutto le imprese e società coinvolte nel raggiro per lavori di ristrutturazione mai eseguiti, e tra queste cinque quelle modenesi. Le indagini hanno rivelato che i crediti erano stati creati attestando falsamente, sulla piattaforma web dell’Agenzia delle Entrate, l’esecuzione di lavori di ristrutturazione su 67 immobili. In definitiva, i militari hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza il legale rappresentante della S.r.l. in ordine al reato di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”