Nel video l’intervista a Stefano Bonaccini – Presidente della Regione
Era il 23 novembre del 2014 quando l’Emilia-Romagna si vide costretta a tornare in anticipo alle urne, a seguito delle dimissioni dello storico presidente Errani. Il timone passò all’allora 47enne Stefano Bonaccini, nato e cresciuto a Campogalliano, eletto con il 49% delle preferenze. Dopo 10 lunghi anni, finisce l’era del “Pres”, come lo chiamano i suoi sostenitori. Pronto per volare a Bruxelles, il suo secondo mandato si chiude esattamente com’è iniziato: con un’elezione regionale anticipata. Durante l’ultima seduta dell’assemblea legislativa di oggi in Regione, il Governatore annuncerà le proprie dimissioni, da formalizzare entro la seconda settimana di luglio. Non amato da tutti, ma sempre in mezzo alla gente, Bonaccini lascia viale Aldo Moro nelle mani della Vicepresidente Irene Priolo, che sarà facente funzione fino alle elezioni, mentre l’Assemblea resterà in carica per l’ordinaria amministrazione fino al voto in autunno, verosimilmente tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. E intanto si apre la corsa, affollata, per la successione. In casa Pd – che ha dimostrato alle recenti elezioni in Emilia-Romagna di essere il perno del centrosinistra, più o meno largo, con un risultato di otto punti superiore a quello delle politiche di due anni fa – è infatti già iniziata la selezione dei “papabili” candidati alla presidenza: dalla stessa Priolo, all’attuale sindaco di Ravenna Michele De Pascale, fino all’assessore regionale all’Economia Vincenzo Colla. Il “Pres” non si sbilancia troppo su nomi e preferenze, ma sembra aver ben chiaro il profilo del “candidato ideale”.