Nel video l’intervista a Angelo Giovannini, Sindaco di Bomporto
Le crepe sono ancora ben visibili sulle case. I cocci per terra fanno riaffiorare alla mente quei terribili attimi di panico, quando la terra ha cominciato a tremare. I cittadini non lo scorderanno mai, era piena notte. Il sonno si è interrotto dal rumore del sisma, quello che tutti ricordano come un boato. Poi la paura, la fuga in strada, il pensiero ai propri cari, poi alle proprie case. A distanza da 9 anni da quella scossa, la prima di una serie che portò in tutto a 28 vittime, siamo tornati tra le strade di Bomporto. Questo comune è uno dei 15 che, come ha asserito Davide Baruffi in conferenza stampa, è uscito dalla cosiddetta “zona del cratere” e quindi non verrà convocato per fare il punto sulla ricostruzione insieme alla Regione. Eppure ciò non vuole dire che i lavori siano finiti. Le operazioni per cancellare completamente le tracce del sisma dagli edifici sono ancora tante. Bastano pochi minuti tra le strade del paese per scoprire qualche struttura danneggiata, o ascoltare storie di cittadini che ancora aspettano interventi. Ad osservare quelle crepe e a ripensare a quel 20 di maggio, i ricordi sono ancora nitidi.