I blitz dei “no mask” finiscono sul tavolo della Procura. Dopo circa un mese di indagini, sono tre gli avvisi di garanzia nei confronti di altrettante persone. In particolare, nel mirino della Procura è finita l’azione di un noto no-mask che nelle scorse settimane si era reso responsabile di incursioni al Policlinico e in alcune scuole della città durante le quali ha girato video che ha poi diffuso sui social. Nello specifico, gli episodi contestati sono quattro. I blitz al pronto soccorso del Policlinico del 2 e del 5 settembre, l’ingresso alle scuole medie Ferraris del 7 settembre e il più recente ingresso nelle scuole “Lanfranco”. Tra i reati contestati vi sono l’interruzione di pubblico servizio e violazione della privacy, visti i video girati e diffusi su internet in cui sarebbero stati ripresi anche i pazienti del Policlinico. Nel caso delle Ferraris si inserisce anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale, mentre un capitolo a parte si apre se si guarda al blitz alle Lanfranco. In quel caso, dopo la pubblicazione dei video sulle chat di Telegram, erano nati commenti offensivi e minatori nei confronti della preside che hanno portato alla contestazione del reato di diffamazione e istigazione a delinquere. Oltre al no-mask che ha girato e diffuso i video, sono indagate a vario titolo altre due persone. Nei giorni scorsi è stata effettuata una perquisizione e tutto il materiale informatico relativo alle irruzioni è stato sequestrato
BLITZ E VIDEO DEI NO MASK, L’AZIONE DELLA PROCURA: TRE INDAGATI
Tre manifestanti “no mask” sono indagati a vario titolo per interruzione di pubblico servizio, istigazione a delinquere e per la violazione della privacy. Nel mirino della Procura di Modena sono finiti in particolare i blitz al Policlinico e presso due istituti della città