Una rosa oceanica, 28 giocatori, a disposizione di Pierpaolo Bisoli.
Troppi? Problemi di abbondanza?
Tutti gli allenatori, probabilmente, vorrebbero avere la possibilità di scelta, così ampia, che ha il tecnico del Modena. Oltretutto, sono tutti giocatori di qualità, compresi i giovani inseriti in organico. E sebbene certe gerarchie siano attualmente stabilite, Bisoli ha dimostrato di far giocare chi merita, senza concedere niente di che al nome o al passato di alcuni giocatori in maglia gialla.
Dopo quattro partite “sperimentali”, con discreto gioco espresso almeno a sprazzi e, tuttavia, soltanto quattro punti in classifica, la sosta è una manna dal cielo per Bisoli: prima dell’anticipo di Cesena di venerdì 13 settembre, in una decina di giorni, il lavoro di Bisoli e del suo staff può cambiare il Modena…quanto basta (come si dice per certi ingredienti indispensabili in cucina).
Da sistemare, in effetti, ce n’è: la difesa ha subito gol in tutte le partite, il centrocampo ha cambiato “vestito” (come dice Bisoli) molte volte, forse troppe, evidenziando poca incisività sulle fasce, l’attacco è il reparto che ha risposto meglio, con i due gol segnati dai suoi attaccanti più attesi, Pedro Mendes e Defrel.
Bisoli è troppo navigato per non sapere, pure lui, che c’è ancora molto da migliorare e molto da scegliere: doppio trequartista o no? Meglio una squadra più equilibrata e meno offensiva? Chi mettiamo sulle fasce?
Al momento, è superfluo azzardare ipotesi. Tanto vale aspettare il ritorno in campo, a Cesena: quello sarà il vero Modena, ne siamo convinti.