Se il mese di dicembre 2020 resterà nella storia meteorologica modenese per la grandinata di Natale, l’anno appena trascorso entrerà di diritto nella classifica di quelli più caldi. Le prime elaborazioni, riferite alla stazione di Piazza Roma dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari di Unimore, evidenziano come l’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle sia tra i più caldi e con piovosità anomale nella distribuzione mensile delle piogge. La temperatura media è stata di 16.1°C, +1.8°C rispetto alla media climatica 1981-2010. Il 2020 si piazza così sul gradino più basso del podio, dietro solo ai 16.3°C registrati nel 2014 e ai 16.2°C del 2019. Il livello delle piogge si è attestato sui 741.4 mm, superiori alla media (660.7 mm sul periodo 1981-2010) con un eccesso dell’11%, e un andamento mensile anomalo. Febbraio, maggio e novembre sono stati particolarmente siccitosi, mentre giugno, agosto e soprattutto dicembre sono stati caratterizzati da piogge. In particolare, il mese appena trascorso, con 186.5 mm caduti, risulta uno dei più piovosi dall’inizio delle misure e si piazza al sesto posto nella classifica dei più piovosi dal 1869 a oggi. Non significative invece nel 2020 le precipitazioni nevose, che stanno però caratterizzando i primi giorni di questo 2021.
BILANCIO METEO 2020: ANNO DI CALDO RECORD. DICEMBRE STORICO PER LA GRANDINE
L’Osservatorio Geofisico di Unimore ha tracciato un bilancio meteo dell’anno appena trascorso. Un 2020 di caldo record e con forti anomalie nella distribuzione delle piogge. E dicembre sarà ricordato per la grandinata di Natale