Nel video l’intervista a Franco Giberti, Presidente provinciale Faib Confercecenti
“Nonostante il grido d’allarme sia stato lanciato più volte negli ultimi anni, il settore della distribuzione dei carburanti è stato completamente abbandonato a se stesso e si è quindi assistito alla progressiva diffusione di varie forme di illegalità: sia sotto l’aspetto fiscale, in termini di evasione Iva e accise, sia contrattuale. I gestori non possiamo più tollerare questo atteggiamento che accolla sulle nostre spalle tutti gli oneri senza nessuna tutela”. E’ l’appello denuncia dei gestori dei distributori di carburante lanciato al Governo ed istituzioni. Per fare sentire la loro voce e chiedere interventi sul fronte della legalità hanno deciso lo stop dell’attività per tre giorni. Sciopero generale dalle ore 7 del 6 novembre alle ore 7 del 8 novembre. La decisione riguarderà gli impianti sia di strade sia di autostrade, compresi i self service: gli oneri del fenomeno dell’illegalità vengono pagati soltanto dai gestori mentre Governo, petrolieri incassano tutti i benefici. Secondo stime accreditate, quanto prudenti, il fenomeno dell’illegalità nella distribuzione dei carburanti, figlia delle liberalizzazioni della conseguente destrutturazione del mercato, interessa una quota che si aggira intorno al 15% su un totale di 30 miliardi di litri erogati. La quantità di denaro sottratta alla collettività, incassata da criminali più o meno organizzati, è incommensurabile, con ricadute sia sulla qualità dei prodotti immessi nei serbatoi di automobilisti ignari, sia sulla concorrenza.