Nel video le interviste a:
-Franco Giberti, Presidente Faib Confesercenti Modena
-Marco Poggi, Coordinatore Faib Confesercenti Modena
Dopo l’incontro tra Governo e sindacati dei benzinai, la protesta fissata il 25 e il 26 gennaio è “congelata”. Lo sciopero per ora rimane, ma i gestori attendono ulteriori sviluppi. Dal tavolo di questa mattina le sigle Faib, Fegica e Figisc hanno apprezzato il chiarimento sulle responsabilità dell’aumento dei prezzi, che non può essere imputato ai benzinai. Un nuovo incontro tecnico è stato fissato martedì 17 nell’ottica di avviare un percorso per affrontare l’emergenza del caro carburante e dare una prospettiva al settore avendo sotto mano la pubblicazione del decreto legge sulla trasparenza dei costi. Una volta visionato il testo definitivo e incontrato di nuovo il Governo le sigle decideranno se attuare o no lo sciopero. Al momento ciò che emerge dalla bozza del dl non piace ai benzinai. Questa mattina la Faib Confesercenti ha sottolineato come l’esecutivo abbia previsto ulteriori oneri per i gestori, a partire dal monitoraggio giornaliero dei prezzi da fornire all’apposito osservatorio, passando dall’imposizione di esporre cartelli alle pompe che indichino il prezzo medio nazionale.
Al centro della contesa rimane il peso delle accise, il cui mancato sconto ha fatto risalire i prezzi dei carburanti. Come evidenziato anche dalla Faib modenese, nel costo esposto alla pompa, il guadagno del gestore è una voce fissa: nel complesso influisce il prezzo della materia prima, soggetto alla dinamica del mercato libero, e la tassazione, che pesa per il 58%