Dolci per i bambini buoni, carbone per quelli cattivi. Nel classico rito dell’Epifania s’inserisce puntuale la Befana Comunista, che ogni anno porta un sacco di carbone a chi, nell’anno precedente, si è distinto per azioni degne di critiche da parte del partito di Rifondazione. Quest’anno la vecchina dal naso adunco è arrivata davanti alla sede di Maserati, per portare, simbolicamente, il carbone al presidente di Stellantis John Elkann, al termine di un anno caratterizzato da un forte ricorso alla cassa integrazione per i dipendenti della produzione del Tridente. Al centro della critica della Befana Comunista, le scelte aziendali che il gruppo sta compiendo. Forte è la preoccupazione per il futuro dei lavoratori di Maserati. Per la Befana, l’annuncio di fare di Modena la sede del polo di alta gamma è una promessa vuota, senza prospettive concrete. Maserati è un marchio storico, fiore all’occhiello della Motor Valley emiliana. Con il suo carbone, la Befana Comunista lancia l’appello di risollevarlo.