La Befana Comunista non si fa intimidire dal virus e anche quest’anno è tornata per portare il carbone a chi, secondo lei, si è comportato male. E a ricevere il critico dono della vecchina è stato oggi il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli. Il motivo? È da cercare tra i nidi e le scuole d’infanzia. La Befana Comunista e con lei il partito di Rifondazione, non condivide la scelta di affidare alla fondazione Cresci@mo la gestione del nido Parco XXII Aprile e la scuola d’infanzia San Remo a partire dal prossimo anno. Secondo la Befana Comunista la fondazione, creata per gestire i servizi educativi del territorio, nel corso degli anni si sarebbe trasformato in uno strumento atto a smantellare la gestione diretta del Comune, esternalizzando di fatto i servizi. Modena è stato il primo Comune, ricorda Rifondazione Comunista, ad avere aperto i nidi d’infanzia già nel 1969, anticipando di due anni la legge nazionale che li ha istituiti. Secondo la Befana il servizio oggi non può essere indebolito ed esistono sistemi per potenziarlo ed innovarlo