Si aggirano per il Rione, dal campo Cesana diventato ormai territorio “off limits”, fino al centro commerciale. Sono ragazzini, di origine nordafricana, tutti minorenni, vestiti e acconciati allo stesso modo che fanno loro, con atteggiamenti intimidatori, intere porzioni del territorio della Sacca. Attuano forme di vandalismo, chiedono insistentemente soldi, aggrediscono persone, senza alcun motivo specifico, solo per il gusto di incutere timore nelle loro vittime. Vogliono dimostrare di avere potere. E nel branco, si sentono leoni. Solo la settimana scorsa, una coppia in auto nota alcuni ragazzi sdraiati sulla strada e viene accerchiata. Due sere fa un ragazzino, rientrando a casa, è stato rapinato. Episodi che si susseguono, uno dopo l’altro, giorno dopo giorno. Questa è la situazione che vivono da settimane i residenti del quartiere, sempre più preoccupati per la loro sicurezza. Una situazione che sta sfuggendo di mano e che ha costretto i cittadini a organizzare delle vere e proprie ronde per riappropriarsi simbolicamente degli spazi a loro sottratti, ma anche per tutelarsi, dato che le segnalazioni alle forze dell’ordine vengono fatte, sì, ma a detta degli stessi residenti i controlli nella zona non sarebbero comunque sufficienti.
BABY GANG ALLA SACCA, RIONE SOTTO SCACCO: “QUI SI VIVE UN INCUBO”
Borsello in vita, tuta nera, capelli rasati ai lati, tutti nordafricani, minorenni. Questo l’identikit dei componenti della baby gang che tiene in scacco il quartiere della Sacca. Il nuovo incubo dei residenti che, per proteggersi, sono costretti a fare ronde.