Come anticipato in un convegno che si è svolto a Bologna il mese scorso, entro i primi 10 giorni di maggio, a fronte di un decreto firmato dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, si riuniranno i 28 Comuni delle 4 Province interessate alla realizzazione dell’Autostrada Cispadana, il cui iter è stato avviato nel 2012. Un passo alla volta verso la realizzazione di una infrastruttura certamente centrale nel programma degli obbiettivi sul trasporto in Emilia-Romagna. I territori interessati sono quelli delle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Ferrara). Nel modenese i Comuni che saranno attraversati sono Novi, Concordia, San Possidonio, Mirandola, Medolla, San Felice sul Panaro e Finale Emilia. Il decreto firmato dal nostro Governatore consente una “nuova conferenza preliminare al perfezionamento dell’Accordo di Programma in variante alla pianificazione territoriale ed urbanistica”. In autunno poi si svolgerà invece una conferenza dei servizi, più operativa, L’investimento previsto è di 1,7 miliardi di euro attraverso il Project Financing, forma di finanziamento delle opere pubbliche o di pubblica utilità, fondata sull’utilizzo di risorse alternative a quelle statali e sul coinvolgimento di soggetti privati. La Cispadana, come ricordiamo, sarà di forte sostegno ai distretti produttivi che verranno facilitati nell’attività di esportazione da collegamenti diretti e più rapidi sia verso il territorio nazionale che quello europeo. Concordi nell’ipotizzare l’inizio lavori entro la fine del 2025 dopo aver effettuato i primi test, il Presidente Bonaccini e l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Andrea Corsini.
La linea di collegamento avrà ad un capo il casello Reggiolo-Rolo dell’A22, dall’altro la barriera di Ferrara Sud sull’A13. Circa 66 chilometri.