Studenti picchiati a bordo degli autobus, persone derubate e aggredite nell’attesa della propria corsa, alla stazione delle corriere, o davanti al portone di casa, lungo via Fabriani. E, poi, ancora, spacciatori che si aggirano fino al parco Novi Sad, proprio dove un anno fa perse la vita, dopo una violenta rissa, un ragazzo di appena 16 anni. Il quadro delle zone a rischio su cui occorre uno sforzo in più per garantire maggiore sicurezza risucchia anche le aree prossime al centro storico. Tra queste, c’è proprio l’autostazione, punto nevralgico della città per il continuo via vai di cittadini e, per questo, uno dei più presi di mira da delinquenti e violenti che seminano il panico anche tra chi vive in zona e ancora oggi non si sente sicuro. Come l’Autostazione, anche il Parco Novi Sad e via Fabriani rientrano tra le aree d’attenzionare. Porzioni della città che negli ultimi mesi – talvolta anni – hanno fatto registrare un aumento di situazioni oltre i limiti della legalità, sulle quali i modenesi chiedono più sforzi.
AUTOSTAZIONE E NOVI SAD, I RESIDENTI: “ZONE PERICOLOSE, NON CI SENTIAMO SICURI”
Scippi, giri di spaccio e continue aggressioni, di cui una anche dall’esito mortale, inseriscono inevitabilmente la stazione delle corriere e il Novi Sad nella mappa cittadina da presidiare con maggiore attenzione. Un’area ancora oggi molto critica per i residenti.