E’ di soli due giorni fa l’incontro a Milano tra il Presidente di Seta Alberto Cirelli, i responsabili dell’Ufficio Personale dell’azienda e il Console generale delle Filippine Elmer G. Cato con l’obbiettivo di assumere cittadini filippini con il ruolo di autisti. Una decisione che ha scatenato molte polemiche, tra cui quelle di alcuni rappresentanti politici come Paolo Zanca, commissario di azione a Modena che parla di un pessimo risultato che ha fatto il giro del web e messo in ridicolo sia l’azienda Seta che tutto il territorio da lei coperto, perciò modenese e reggiano. Ma anche Luca Negrini, Presidente cittadino di Fratelli d’Italia si scaglia contro Cirelli. Secondo lui la trovata filippina è offensiva da proporre prima di tutto per la stessa comunità. D’accordo tutti sul fatto che non sia possibile pensare di risolvere i problemi facendo finta che i lavoratori presenti non esistano cercando manodopera altrove. Sia Zanca che Negrini chiedono un passo indietro del Presidente di Seta. Da tempo l’azienda di trasporto pubblico che serve il territorio di Modena e Reggio è al centro di numerose difficoltà con gli autisti spesso in protesta. Tra le principali difficoltà, turni descritti come massacranti, paghe non congrue e trattamenti diversi a seconda delle assunzioni. Un mix che crea un ulteriore problema: quello della carenza di organico
AUTISTI FILIPPINI A SETA, PER AZIONE E FDI SENSO DEL RIDICOLO E FOLKLORE
Crisi Seta, trasporto pubblico a Modena e Reggio Emilia in forti difficoltà per la mancanza di autisti. Per sopperire a questa criticità il presidente Cirelli ha chiesto aiuto alla comunità filippina in Italia. Una decisione che ha scatenato forti polemiche