Il mese di ottobre sarà quello del subentro dell’Athletic Carpi nella convenzione per la gestione dello stadio “Cabassi”. L’ennesima bocciatura al tar del Carpi Fc, pronto comunque a un altro ricorso al Consiglio di Stato, ha dato il via al percorso per restituire lo stadio di via Marx all’unica società che ora rappresenta il calcio a Carpi. Ieri il sindaco Alberto Bellelli ha chiesto alla vecchia dirigenza, guidata da Alessandro Forlenza, di farsi da parte con un gesto di buona volontà, ma l’unica strada possibile visto l’atteggiamento dei soci è quello dell’uscita coatta. Da settimane il Comune ha intrapreso la strada della risoluzione della convenzione per inadempienza: da maggio è stata abbandonata ogni cura dell’impianto, anche l’ordinaria amministrazione, e non è più tollerabile che un bene della comunità possa essere lasciato andare allo sfacelo. L’Athletic resta alla finestra e deve concentrarsi solo sul campo. I 4 punti ottenuti in 4 gare sono un bottino che non può soddisfare il patron Lazzaretti, che mercoledì ha abbandonato scuro in volto lo stadio di Sesto dopo l’incredibile rimonta subita nel recupero. Pur senza ultimatum ufficiali, la gara di domenica con la Sammaurese del grande ex Stefano Protti assomiglia tanto a una prova del nove anche per la tenuta del feeling con mister Massimo Bagatti. Intanto i biancorossi hanno conosciuto la loro rivale in Coppa Italia: nel terzo turno mercoledì 3 novembre alle 14,30 al “Cabassi” arriverà il Ravenna.
ATHLETIC CARPI. IN ATTESA DEL “CABASSI” ORA SERVONO I TRE PUNTI
L’Athletic Carpi attende di poter subentrare nella convenzione per lo stadio “Cabassi” al posto del Carpi Fc ma intanto domenica sono obbligatori i tre punti con la Sammaurese anche per la panchina di Bagatti