E’ attivo da inizio anno, con la possibilità di presentare le domande, il nuovo assegno unico e universale per i figli a carico, la misura Inps che sostituisce il premio alla nascita o all’adozione, l’assegno al nucleo familiare per i figli, gli assegni familiari e il cosiddetto bonus bebè. Il nuovo assegno riguarda tutte le categorie di lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, autonomi, pensionati, disoccupati o inoccupati. Il beneficio ha durata annuale – da marzo a febbraio dell’anno successivo – e può essere chiesto compilando on line la domanda sul sito dell’Inps mediante credenziali “spid”, carta di identità elettronica, carta dei servizi o recandosi presso un istituto di patronato o contattando il contact center Inps. Per tutte le domande presentate entro il 30 giugno è previsto il riconoscimento delle mensilità arretrate a decorrere da marzo, primo mese di erogazione della prestazione. A partire dal 1° marzo, infatti, cessa l’erogazione dell’assegno dei Comuni ai nuclei familiari numerosi e l’applicazione in busta paga delle detrazioni fiscali per i figli fino a 21 anni di età, mentre resta in vigore il bonus asilo nido. In caso di presentazione con la domanda di un Isee in corso di validità, l’assegno verrà corrisposto con importi maggiorati. Le stesse maggiorazioni saranno riconosciute, in modo retroattivo, anche a coloro che lo presentino entro il 30 giugno. Si potrà accedere al beneficio, in misura minima, anche in assenza di Isee o se è superiore alla soglia dei 40mila. Sul sito Inps è inoltre disponibile un simulatore che fornisce una previsione di quanto potrebbe essere l’importo dell’assegno, sulla base di alcuni dati forniti in modo anonimo dall’utente.