Addio rischio “macellazione”. Gli asinelli di San Possidonio sono ufficialmente salvi. È stata dura, fino all’ultimo click, ma gli animalisti sono riusciti ad aggiudicarsi i 57 animali finiti ieri all’asta, dopo il fallimento dell’azienda di Daniele Campagnoli dove erano stati allevati, fin dal 1982. Una vera e propria battaglia tra offerta e controfferta, partita alle 10 della mattina e andata oltre l’orario di fine previsto, le 16.30. Quando ormai sembrava fatta, ecco che qualcuno rialza ancora l’offerta di 500 euro e così via, si va avanti fino alle 16.50, orario dell’ultimo rilancio. Quello vincente, dell’Associazione Horse Angels che, con 33mila euro, ha chiuso la vendita. Grande soddisfazione per gli animalisti che, fin dal primo istante, si sono mobilitati con una raccolta fondi online che, in pochissimi giorni, grazie alla generosità di tanti cittadini, ha permesso di raccogliere quasi 60mila euro. Ora, la certezza che gli asinelli siano finiti in mani sicure. Rallegrata “per questo lieto fine” anche Oipa che, in una nota, ribadisce ancora una volta come sia “inaccettabile che esseri senzienti finiscano all’asta, considerati come meri oggetti”. L’obiettivo primario resta quello di permettere agli animali di continuare a vivere tranquilli insieme al loro vecchio proprietario, sempre nell’azienda agricola che potrebbe essere trasformata in una fattoria didattica. I fondi restanti verranno invece utilizzati, tra le altre cose, per sterilizzare i maschi e per altri trattamenti sanitari.