Nel video l’intervista a Monsignor Erio Castellucci, Vescovo di Carpi
Un atto impensabile, il superamento di un limite nell’ambito del dissenso. È ancora forte lo sgomento che pervade la diocesi e la comunità di Carpi il giorno dopo il ferimento dell’artista della mostra “Gratia Plena”. Andrea Saltini è stato ferito al collo cercando di difendere il quadro “Inri-San Longino” da uno sconosciuto che con parrucca e mascherina era entrato allo scopo di danneggiare l’esposizione con un coltello. La Polizia è sulle tracce dell’aggressore, mentre l’artista, che fortunatamente se l’è cavata con alcuni punti di sutura, ha sporto denuncia contro ignoti ma ha anche chiesto, tramite l’avvocato che lo assiste, Giuseppe Chierici, “di riflettere sui limiti del dissenso, del diritto di critica, di manifestazione del pensiero e sul contenuto degli innumerevoli post che sono stati diffusi sui social che gli hanno causato profondo turbamento”. Una riflessione che ha voluto condividere lo stesso Vescovo di Carpi, Monsignor Erio Castellucci, condannando il gesto dell’aggressore. Un episodio avvenuto durante la settimana Santa e che si fregia di essere in nome della fede, ma che con il messaggio del cristianesimo, spiega monsignor Castellucci, non ha nulla a che fare.