L’unica medicina per resettare l’amarezza del ko con la Virtus Verona è quella dei tre punti. Il Modena li cercherà domenica, nella prima gara del girone di ritorno, quando al Braglia arriverà un Gubbio in gran forma. La squadra di Torrente, superata in Umbria agevolmente un girone fa, ha trovato il passo giusto già a fine 2020, uscendo dalla zona playout e mettendo il mirino sulla parte sinistra della classifica. I rossoblù vengono da un momento positivo che li ha visti perdere una sola volta nelle ultime 11 gare, in cui si sono presi gli scalpi di Mantova e Triestina e hanno imposto il pari alla Feralpi e al Perugia nel derby. Un avversario tosto, trascinato da un numero 10 che a Modena ha lasciato un bel ricordo. Aveva appena 21 anni Cristian Pasquato quando nel 2010 arrivò sotto la Ghirlandina, dopo le prime esperienze in B con Empoli e Triestina. Sotto la guida di Cristiano Bergodi il talento scuola Juve sfoggiò la sua migliore stagione in carriera. Si presentò con la magia su punizione che stese il Piacenza al 94’, a pochi minuti dal suo debutto. E poi non si fermò più, con quel destro magico che da fermo fece male per 9 volte in stagione ai portieri avversari, contribuendo in modo decisivo a traghettare la squadra canarina verso il decimo posto. Una stagione super che gli spalancò le porte della A a Lecce prima e Bologna poi, senza però riuscire a mantenere le attese. Da allora ha girovagato per l’Italia, è andato in Russia al Krylia e po l’anno scorso è ripartito dalla D al Campodarsego. In estate si è rimesso in gioco a 31 anni a Gubbio, contribuendo all’ottima stagione degli umbri, e domenica sfiderà di nuovo quel Modena a cui ha già segnato una doppietta d’autore nel 2015 con la maglia del Livorno.