È stato diagnosticato in provincia di Modena, in particolare nel Comune di Cavezzo, un caso di Dengue che dall’indagine epidemiologica sin qui condotta non risulta rientrato da un viaggio all’estero e che dunque può aver contratto l’infezione in loco. L’indagine epidemiologica proseguirà nei prossimi giorni per gli approfondimenti previsti in questi casi. La persona, attualmente ricoverata, è in buone condizioni di salute.

In seguito alla segnalazione, come accade sempre per i casi di Dengue, il servizio di Igiene Pubblica ha immediatamente contattato i Comuni di residenza (Cavezzo) e lavoro (Bomporto) della persona, che procederanno nelle prossime ore con gli interventi di disinfestazione straordinaria, così come previsto dal Piano regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi.

 

La febbre di Dengue è una malattia virale, trasmessa attraverso la puntura di zanzara, caratterizzata da febbre alta, forti dolori articolari e muscolari, dolore retrorbitario e rash cutaneo. La malattia non si trasmette direttamente da uomo a uomo, ma solamente attraverso la puntura di una zanzara infetta.

 

Continuano intanto le azioni straordinarie di monitoraggio e prevenzione contro la diffusione del virus West Nile. In particolare, con l’innalzamento del livello di rischio in tutta la Regione Emilia-Romagna nel mese di agosto, proseguono gli interventi di disinfestazione contro le zanzare adulte negli spazi verdi delle strutture dell’Azienda USL (ospedali e strutture residenziali con presenza di pazienti ricoverati).

Altrettanto fondamentali le azioni di prevenzione in capo ad ogni cittadino per contribuire a limitare la diffusione del virus intorno alla propria abitazione, a beneficio di tutta la comunità. Si ricorda che in caso di pioggia abbondante, che dilava i prodotti, occorre ripetere – e mantenere costanti ogni 15 giorni, fino alla fine di settembre – i trattamenti larvicidi nei tombini e in tutti gli altri eventuali depositi permanenti di acqua, utilizzando semplici prodotti (pastiglie) che si possono reperire in commercio o chiedere presso il proprio Comune se distribuisce i kit anti-zanzara.

All’interno della propria abitazione continuare ad adottare accorgimenti quali zanzariere, zampironi, elettroemanatori e proteggere la propria pelle con repellenti cutanei (certificati) e indossare, soprattutto nelle ore serali, indumenti di colore chiaro evitando creme profumate o profumi.

 

Dall’inizio dell’anno ad oggi sono saliti a 41 i casi confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile, distribuiti in quasi tutte le zone della provincia. Nei giorni scorsi si è purtroppo registrato un altro decesso da West Nile, che fa salire a cinque i deceduti modenesi: si tratta di un 79enne con patologia cronica preesistente.