Apertura anticipata già da lunedì 18 per bar, ristoranti e altre attività “stremate” dal lockdown come parrucchieri ed estetisti. E’ il giorno della richiesta ufficiale al Governo da parte della Conferenza delle Regioni, guidata dal governatore emiliano romagnolo Stefano Bonaccini. Il dato dei contagi in netto calo in tante regioni, fra cui la nostra, è stata la molla per accelerare i tempi e cercare di guadagnare due settimane rispetto alla data del 1° giugno che per tante attività potrebbe significare la chiusura definitiva. Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha confermato a Bonaccini che oggi al confronto con i governatori ci saranno il premier Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza. “Comprendo l’esigenza delle Regioni – ha spiegato Boccia – di avere un quadro che consenta di avviare le riaperture differenziate e condivido la loro esigenza di averlo in tempi brevi”. E il nodo più grande riguarda proprio le linee guida nazionali, elaborate dal Comitato scientifico su proposta Inail, sulla cui base modificare anche eventuali ordinanze regionali, emesse in precedenza. Al momento questi piani di sicurezza che gli esercenti dovranno poi applicare non sono ancora stati firmati dal Governo e l’incontro di oggi servirà alle Regioni per ribadire come serva uno sblocco entro la data limite di dopodomani, mercoledì 13, per poter permettere di adeguarsi in tempo per un via lunedì 18. In assenza di questi protocolli, le Regioni hanno già fatto sapere che agiranno autonomamente, come accaduto in Trentino Alto Adige la scorsa settimana.
RIAPERTURE DAL 18. BONACCINI CHIEDE L’OK AL GOVERNO
La Conferenza delle Regioni, presieduta dal governatore Bonaccini, chiederà al premier Conte il via libera per le riaperture dal 18, anche se rimane il nodo dei piani di sicurezza da adottare ancora non firmati dal Governo