Nessun rombante arrivo in Largo San Giorgio a bordo di un’auto storica, nessun dolcetto distribuito al cinema Principe. La Befana, la vecchietta più amata dai piccini, è stata ostacolata dal Covid. Certo, le calze piene di dolci ai bambini arrivano lo stesso, ma gli eventi che gli scorsi anni hanno caratterizzato il 6 gennaio sono stati rimandati a quando la pandemia sarà solo un ricordo. D’altra parte, questa è un’Epifania che Modena, così come tutta l’Italia, passa in zona rossa. Sono di nuovo vuote le vie e poche persone camminano per il centro della città, dove sono ancora chiusi i negozi non alimentari in attesa dell’allentamento. La speranza è che siano le ultime festività caratterizzate da un cuore cittadino quasi deserto e una vita che sembra sospesa a causa delle norme anti-contagio. Oggi la zona rossa impone di nuovo divieti di spostamento, chiusure di negozi non alimentari, bar, ristoranti. Anche per uscire di casa è necessaria l’autocertificazione per segnalare motivi di lavoro, necessità o salute. Ma da domani il centro storico cambierà volto, con il cambio di colore. L’ultimo decreto firmato dal Governo farà infatti scattare la zona gialla, con riapertura di bar e ristoranti fino alle 18 e con la possibilità di spostarsi liberamente all’interno della propria regione. Non sarà invece possibile uscirne, se non per le comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità. Il colore cambierà nuovamente nel fine settimana, quando ristorante e bar chiuderanno di nuovo con l’arrivo della zona arancione.
ANCORA ZONA ROSSA: L’EPIFANIA ATIPICA NEL CUORE DI MODENA
Ancora una festività atipica si è aperta oggi a Modena. L’Epifania in zona rossa, con divieto di spostamenti se non per lavoro, salute o necessità, ha nuovamente svuotato il centro storico della città, che aspetta domani per godere delle maggiori libertà date dalla zona gialla