Nel video le interviste a:
- Irene Priolo, Presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna
- Carlo Cacciamani, Meteorologo e direttore di Agenzia Italia Meteo
In campo ci sono 246 volontari delle colonne mobili di nove Regioni italiane, 200 volontari di associazioni nazionali e 233 emiliano-romagnoli. Uomini e donne che da sabato notte sono a lavoro per soccorrere le persone travolte dall’ennesima alluvione che ha mandato sott’acqua Bologna e non solo. Mentre resta ancora in vigore l’allerta rossa, in Emilia-Romagna a causa del transito della piena del Po e arancione per criticità idraulica, la presidente facente funzioni Irene Priolo ha annunciato che formalizzerà la richiesta di stato di emergenza. Dopo un sopralluogo nelle aree più colpite ha inviato una lettera al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome Massimiliano Fedriga e al Presidente Michele Emiliano per porre in cima all’agenda del Paese, fuori da ogni polemica, la cura, la sicurezza e la difesa del territorio con un “Piano Marshall” nazionale che affronti in modo strutturale i cambiamenti climatici. Un clima che sta cambiando e che necessità un cambio di passo anche da parte delle istituzioni. In appena cinque ore sabato notte sono caduti circa 150 millimetri di pioggia.