E’ iniziata la conta dei danni in Romagna a causa della violenta ondata di maltempo. Il Consiglio dei ministri del governo italiano ha deliberato lo stato di emergenza per l’Emilia-Romagna, che durerà 12 mesi, e lo stanziamento di 20 milioni di euro per fare fronte ai primi interventi urgenti, tra cui quelli per dare assistenza alla popolazione e quelli per il ripristino dei servizi e delle infrastrutture. A comunicarlo è stato il ministro per la protezione civile Nello Musumeci. Uno stanziamento che la presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo in occasione del punto stampa ha definito un passo importante ma comunque non sufficiente. “Al momento non abbiamo una stima dei danni- ha puntualizzato la Priolo – dovremo sentire i Comuni e poi fare le stime, adesso siamo impegnati nella fase di uscita dall’emergenza”. La Regione fa sapere che nella notte sono proseguiti i lavori di messa in sicurezza del territorio e i lavori sulle arginature e di pulizia nelle frazioni maggiormente colpite dall’acqua. Il numero degli sfollati è dimezzato rispetto all’inizio dell’emergenza. L’allerta rossa è passata ma per la giornata di domani la Protezione civile e Arpae hanno emesso un avviso di allerta arancione per una parte dell’Emilia-Romagna: non sono previsti fenomeni significativi ma nella pianura bolognese, ravennate e ferrarese resta l’attenzione per frane e in generale per condizioni idrogeologiche fragili dopo le piogge eccezionali dei giorni scorsi.
ALLUVIONE, IL GOVERNO DICHIARA LO STATO DI EMERGENZA, STANZIATI 20 MILIONI
Dopo la violenta alluvione che ha messo in ginocchio la Romagna. Il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza. I primi aiuti stanziati saranno di 20 milioni di euro. Per la Priolo sono un punto di partenza ma non sono sufficienti.