Nel video l’intervista a Francesco Cameroni, Presidente “Alluvionati non per caso”

Non solo Nonantola: anche gli alluvionati della zona Fossalta sono ancora alle prese con le pulizie dei detriti lasciati dall’alluvione di domenica. Ma c’è esasperazione e sconforto tra chi da anni denuncia una situazione inaccettabile nel nodo idraulico modenese. Primi tra tutti i membri del comitato “Alluvionati non per caso”, gruppo nato nel 2009 dopo l’alluvione che a Natale sommerse, come domenica scorsa, la Fossalta. Da allora, dice il presidente Francesco Cameroni, il gruppo di cittadini non ha mai smesso di segnalare criticità, in particolare nelle casse di espansione del Panaro. Come suggerisce il nome del comitato, per Cameroni non è “un caso” che la Fossalta sia finita di nuovo sott’acqua domenica scorsa e anzi, la rottura dell’argine del Panaro che ha tragicamente alluvionato Nonantola è stata quella che, secondo il presidente, ha evitato il peggio per l’area modenese. Ciò che l’intero comitato lamenta è una mancanza di manutenzione, ma anche di interventi che tengano conto del nodo idraulico nel suo complesso. Per salvaguardare la Fossalta nello specifico, la soluzione per Cameroni è la stessa suggerita più di 10 anni fa.