Nel video l’intervista a Daniele Dieci, Segretario Cgil Modena
L’Indice di adeguamento delle retribuzioni non riesce a stare al passo con il galoppare dell’inflazione che ha reso Modena una delle città più care in tutta Italia. E il risultato è che i salari si abbassano, fino al rischio di scendere “molto al di sotto dei livelli del 2009”. Un timore questo paventato dalla stessa Istat in una relazione consegnata al Parlamento. La fragilità è legata al meccanismo che fa corrispondere l’incremento retributivo alle previsioni dell’indice dei prezzi al consumo senza tenere conto dei beni energetici importanti; il che significa non considerare i principali artefici della crescita dei prezzi, a cominciare dal gas. Con un’ondata inflattiva che cresce in doppia cifra sempre più famiglie rischiano di scivolare sotto la soglia di povertà. La Cgil Modenese punta il dito contro la mancanza di risposte da parte del Governo a questa emergenza e già da oggi insieme alla Uil ha dato il via a uno sciopero generale in Calabria per protestare contro le misure economiche dell’esecutivo. Anche nei nostri territori sono attese mobilitazioni