Non c’è tregua per la qualità dell’aria nella nostra provincia. Le previsioni di Arpae vedono ancora una volta di PM10 superiori ai limiti di legge. Di conseguenza proseguono per altri tre giorni le manovre emergenziali antinquinamento, con lo stop ai veicoli più inquinanti fino ai diesel euro 5 compreso. È dal 23 gennaio che la circolazione sulle strade modenesi non torna “ordinaria”: in altre parole l’emergenza smog non molla la presa da più di 10 giorni. Un periodo nero per la salubrità dell’aria che respiriamo a cui il piano regionale tenta di porre rimedio limitando le emissioni inquinanti con lo stop dei veicoli nei centri abitati di tutti i maggiori comuni. A Modena i diesel fino agli euro 5, i benzina fino agli euro 2, e gpl, metano e ciclomotori euro 1 non possono circolare all’interno dell’anello delle tangenziali. Prosegue anche il divieto di utilizzare biomasse nei generatori di calore con certificazione inferiore a 4 stelle nelle abitazioni dotate di riscaldamento alternativo. È prevista, inoltre, la riduzione delle temperature negli ambienti di vita riscaldati a un massimo di 19 gradi (con un + 2 di tolleranza) nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative, associative o di culto, nelle attività commerciali. Vietato anche effettuare combustioni all’aperto, compresi i barbecue, e di bruciare sterpaglie, residui di potatura, simili e scarti vegetali di origine agricola in tutto il territorio comunale.
ALLARME SMOG, NON C’E’ TREGUA PER LA QUALITA’ DELL’ARIA
Proseguono per altri tre giorni le misure emergenziali per far fronte a un’allerta smog che non molla la presa. La circolazione dei veicoli più inquinanti è limitata dal 23 gennaio scorso