L’appuntamento è alle 14.45 alla biglietteria del Novi Sad, e da lì prenderà il via il corteo che si snoderà per le vie del centro fino ad arrivare sotto il Comune in Piazza Grande, per poi proseguire verso la Prefettura. L’obiettivo è cercare di risollevare la città dal vortice dell’insicurezza in cui versa ormai da tempo. I cittadini, sia in comune che in prefettura, consegneranno un documento al sindaco e al prefetto, ossia una lettera con le loro richieste: dalla bonifica dei parchi cittadini per un uso più sicuro e familiare, al controllo dei negozi con limitazioni sulla vendita di alcolici, l’adozione di regole più rigide per l’accoglienza dei richiedenti asilo, un aumento della presenza di agenti e tutor H24 nelle strade, e un contrasto più deciso allo spaccio e alla violenza urbana. A guidare la manifestazione l’ex presidente del Quartiere centro storico del Partito Democratico, Antonella Bernardo, e l’attivista del Partito Repubblicano Walter Parenti. A partecipare però saranno tutti i residenti dell’area dell’autostazione: da via Fabbriani, a Viale Storchi, fino a via Rainusso e viale Barozzi. L’appello unanime è solo uno: basta vivere nella paura.  Dopo l’ultimo episodio di sangue avvenuto la settimana scorsa al Novi Sad, quando un 39enne nigeriano è stato accoltellato, i gruppi di controllo di vicinato sono pronti a scendere in strada, per far sentire la loro voce. L’area del Novi Sad un tempo cuore pulsante della città, era un luogo di aggregazione per famiglie, sportivi e studenti. Oggi il suo volto è cambiato diventando quasi una zona da evitare