L’annuale report della UIF (l’Unità di Informazione Finanziaria presso la Banca d’Italia) sui dati del primo semestre 2024 conferma: Modena resta in “zona rossa” sul fronte delle segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio.
In questi primi sei mesi del 2024 alla UIF sono giunte oltre 70mila segnalazioni a livello nazionale: per la precisione, 70.085. In leggero calo rispetto ai due semestri precedenti, ma con importi economici delle operazioni segnalate di ben 49 miliardi e mezzo di euro.

Come spiega anche la CGIL di Modena, in prima linea su questo tema scottante, a livello locale il fenomeno del riciclaggio trova linfa nel sistema economico, produttivo e finanziario dell’Emilia-Romagna, che risulta la quinta regione d’Italia con il maggior numero di operazioni sospette, dopo Lombardia, Lazio, Campania e Veneto.
In Emilia-Romagna le segnalazioni sono state 4.639, 26 ogni giorno. E Modena resta la 18esima provincia d’Italia più a rischio (nel 2023 era 17esima), con una media di oltre quattro segnalazioni sospette al giorno: qualcosa in meno rispetto al 2023, quando le segnalazioni sospette erano oltre cinque al giorno.
In regione, situazione preoccupante anche nelle province di Bologna e Reggio Emilia.
CGIL Modena, nel commento a questi dati, pone l’accento anche su un altro fenomeno evidenziato dalla ricerca dell’Unità di Informazione Finanziaria di Bankitalia: quello del “Money Transfer”, vale a dire il traffico illegale e fiscalmente evasivo con i cosiddetti “paradisi fiscali”.
L’Emilia-Romagna, in questo caso, è la regione con il maggiore allarme, per traffici illeciti con Marocco, Albania, Romania e altri paesi. E la stessa provincia di Modena presenta elevati tassi di sospetti traffici illegali.