Lavoratori con gli stipendi più bassi tra i Paesi del G20 e più famiglie a rischio di povertà o esclusione sociale. E’ questa l’Italia che restituiscono i dati diffusi dall’Istat, con evidenti divari territoriali, di genere e generazionali, oltreché un ampliamento delle disuguaglianze tra ricchi e poveri. Le difficoltà economiche continuano a pesare sulle famiglie italiane: il 23,1% si trova in una condizione di vulnerabilità economica, rispetto al 22,8% registrato nel 2023. Ad essere allarmante è anche la situazione nella nostra regione: il numero di famiglia che faticano ad arrivare a fine mese è raddoppiato: nel 2019, erano il 3,2% mentre nel 2023 la percentuale è salita al 6,8%. I più vulnerabili sono quelli che non riescono a far fronte all’aumento dei costi della vita, anche a causa dell’inflazione, che ha avuto un impatto diretto sulla capacità di spesa quotidiana. In termini di numeri sono ben 140 mila persone che devono fare i conti con le crescenti difficoltà economiche. Nel 2023, la spesa media mensile delle famiglie emiliano-romagnole è stata di circa 2.960 euro, un dato superiore di 225 euro rispetto alla media nazionale. In risposta a questa emergenza, la regione ha avviato progetti per contrastare la povertà, tra cui l’elaborazione del Piano regionale triennale per il contrasto alle povertà 2025-2027, ora in attesa di approvazione. Questo piano mira a rafforzare l’assistenza sociale e a migliorare le condizioni di vita dei più vulnerabili.

ALLARME POVERTA’, IL 6,8% DEI CITTADINI FATICA AD ARRIVARE A FINE MESE
La povertà assoluta cresce in Italia. In Emilia-Romagna sono 140 mila le persone che vivono in difficoltà economica e faticano ad arrivare a fine mese