Nel video l’intervista a Dante Cintori – Segretario Provinciale Fimmg
E’ sempre più marcato il problema della scarsità dei medici di base, un a criticità non nuova a livello nazionale che si ripercuote anche nel modenese. Ora l’allarme è lanciato da Sassuolo dove il quartiere Braida è rimasto in poco tempo senza due medici essendo sopraggiunta l’età della pensione. La situazione è stata parzialmente risolta da un unico dottore che ha risposto all’avviso dell’Ausl per le zone carenti ma lasciando a sua volta scoperta l’area montana di Montefiorino. La coperta è corta; lo dimostra anche il fatto che a coprire l’emergenza di Sassuolo sia un professionista che ha pure il compito di fare guardia medica all’ospedale della città, aggiungendo altro lavoro per poter dare una risposta a un numero sempre più alto di persone che necessitano del servizio pubblico sanitario. E altri medici del territorio stanno per andare in pensione. Da qui la decisione dell’Ausl di alzare la soglia dei pazienti di ben 300 unità arrivando a 1800 assistiti con il risultato di una mole di lavoro importante per i medici e un carico di lavoro pesante.
Un’ennesima emergenza che riaccende ciclicamente i riflettori sulla criticità della carenza di medici di base. Per sostituire chi va in pensione vi era la proposta di utilizzare chi sta frequentando i corsi triennali di laurea. Sarebbe però loro la scelta se farlo oppure no e dove, lasciando aperte tante incognite e con il rischio che alcuni territori rimangano carenti di medici