I famigliari vogliono giustizia per Alice Neri e la chiedono attraverso una fiaccolata organizzata in collaborazione con la Casa delle donne. Le luci per Alice, trovata morta carbonizzata a Concordia, si accenderanno domenica pomeriggio alle 17 in centro storico, a Modena, a un mese esatto di distanza dalla tragica scoperta del suo corpo. Intanto le indagini procedono serratissime e da parte degli inquirenti c’è massimo riserbo. Ai familiari della 32enne di Ravarino trovata carbonizzata nel baule della sua auto a Concordia è stato imposto il silenzio. Poche le certezze che si hanno al momento ma tanti i nodi su cui lavorare. L’attenzione degli inquirenti si è concentrata da subito su tutti gli aspetti della vita della donna e sembra farsi sempre più largo l’ipotesi del coinvolgimento di un terzo uomo: un altro collega che pare avesse delle attenzioni particolare su Alice. L’uomo, che potrebbe avere momentaneamente lasciato il territorio, si vocifera che possa essere avere in qualche modo fatto parte del passato della 32enne. Un’ipotesi rimasta solo tale in quanto al momento non ha portato a nessun atto formale. Gli indagati restano come atto dovuto il marito Nicholas Negrini e l’amico di Alice l’ultimo ad averla vista in vita. Resta ancora da sciogliere anche il mistero del cellulare della donna mai rinvenuto sul luogo del delitto e delle chat cancellare. Lo smartphone insieme all’esito dell’autopsia potrebbero essere le chiavi decisive per risolvere il mistero della morte della 32enne.