Non è più in Romania mamma Roberta, dove si era diretta subito dopo alcune altre segnalazioni arrivate da quella direzione.  Dalle ultime informazioni che la stessa Roberta Carassai ha comunicato, sarebbero arrivate nuove testimonianze secondo le quali il giovane sarebbe stato riconosciuto. Proprio a seguito di nuovi elementi emersi e giunti proprio dalla Romania, le indagini sono state prorogate di altri sei mesi. Mamma Roberta, instancabile nella ricerca del figlio che manca da casa dal dicembre 2020, si è fermata a Bucarest sei giorni. Sembra di cercare un ago nel pagliaio, così si è espressa nel corso di un’intervista e con la speranza di vedere il volto di Alessandro dietro ogni angolo. Quando è partita per la Romania lo ha fatto a seguito della testimonianza di diverse persone che hanno riferito di averlo visto. Roberta racconta che il suo Alessandro viene descritto sempre negli stessi luoghi e nella stessa situazione, come un giovane senza tetto. Ora la speranza è che l’indagine europea possa dare risposte concrete. Intanto è sempre Roberta che, protagonista in prima persona del fenomeno delle persone scomparse, ha fondato di recente l’Associazione “Nostos International Italia odv”  con l’obbiettivo di lavorare a stretta sinergia con le istituzioni, ma soprattutto coinvolgendo la cittadinanza.