Si serrano le fila e si fa rete per rafforzare l’export e far conoscere anche oltre i confini europei, la qualità del vino emiliano romagnolo. A disposizione fondi per 6 milioni e mezzo di euro che andranno a sostenere le imprese nella promozione delle loro etichette a denominazione d’origine, verso Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Il vino da sempre grande protagonista della tavola italiana e l’Italia, primo produttore a livello mondiale con un volume stimato nel 2022 di 50,3 milioni di ettolitri contro i 44,2 della Francia al secondo posto secondo i dati forniti dall’Osservatorio del Vino di Unione Italiana Vini sullo scorso anno. L’Emilia Romagna invece si riserva un ottimo terzo posto nella produzione enologica italiana. Inoltre nasce proprio dal territorio emiliano quello che è il vino più venduto in assoluto a volume nella Grande distribuzione, il Lambrusco. Una tradizione enologica perciò, quella italiana, importante e ora la Regione Emilia Romagna ha deciso, attraverso due bandi, di sostenere le imprese del territorio nella loro esportazione verso Paesi extra UE. Un bando regionale da 6 milioni e mezzo di euro e un bando da 21,3 milioni di euro del Ministero per l’Agricoltura e la sovranità alimentare per progetti nazionali. Tra le azioni finanziate anche la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni internazionali, marketing, promozione e pubblicità e campagne di informazione sui regimi di qualità dei vini. Le aziende produttrici potranno partecipare ad entrambi i bandi con progetti diversi, richiedendo al massimo 4 milioni di euro complessivi nella campagna 2023/2024. Per i progetti regionali le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 13 settembre, per quelli nazionali fino al 18 settembre.