Il cantiere è già avviato e ora il masterplan riconsegna all’ex capitale estense un luogo trasformato in laboratorio di produzione culturale e partecipazione civica. L’ex Ospedale Sant’Agostino, da anni in attesa di riqualifica ha mostrato pubblicamente ieri al Teatro San Carlo quello che sarà il suo nuovo volto. Si chiamerà AGO Modena Fabbriche Culturali e ospiterà numerosi enti in grado di lavorare in maniera interdisciplinare: la Fondazione Modena Arti Visive (FMAV), i Musei Universitari, il Museo della Figurina, oltre al Centro Interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities già presenti. Il progetto architettonico, realizzato in collaborazione tra lo studio di design e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati, l’architetto Italo Rota, Francesco Doglioni e la Società Politecnica, unirà elementi avveniristici alla struttura esistente: cuore del percorso di visita sarà una nuova piazza a triangolo, chiusa dagli edifici storici del complesso e sormontata da una copertura cinetica, con “effetto origami”. Inoltre, sarà possibile ammirare la città dall’alto con un terrazzo verde collocato sopra la struttura. Dal teatro San Carlo è stato illustrato che per l’entità dell’investimento e per le dimensioni dell’intervento Ago risulterà uno dei progetti culturali più importanti e significativi degli ultimi anni a livello nazionale. Le sue funzioni saranno molteplici: dal mettere in campo progetti di digitalizzazione e applicazione dell’intelligenza artificiale al campo culturale, a progetti e sperimentazioni su apprendimento, education e formazione, fino alle mostre dedicate alle arti visive. Il primo stralcio del cantiere, già in corso, sarà concluso nel 2024, il progetto completo secondo il calendario arriverà tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027.