La difesa dei due giovani aggressori, un 18enne di Castellarano e un 22enne di Sassuolo avevano chiesto un rito abbreviato condizionato dall’attuazione di una perizia medico legale sul 19enne Giuseppe Checchia, mentre ieri in tribunale a Reggio Emilia il Gup Andrea Rat, dopo un’ora di Camera di Consiglio, l’ha respinta spiegando che un esame del genere non sarebbe comunque determinate sull’imputazione per tanto omicidio. Le lesioni riportate dalla giovane vittima del pestaggio erano idonee a provocarne la morte. Il processo ci sarà il 31 maggio e in quell’occasione gli avvocati della difesa, replicando alla decisione del Gup, hanno confermato che richiederanno la perizia medico legale. All’udienza di ieri erano presenti entrambi i giovani, attualmente ai domiciliari. Il pestaggio è avvenuto la notte tra l’8 e il 9 ottobre dello scorso anno davanti alla discoteca Rockville di Castellarano. Giuseppe Cecchia ricoverato al Baggiovara di Modena, rimase in coma in pericolo di vita per un mese. La mamma, Domenica Basile, per lunghi giorni stazionò davanti all’ospedale insieme a numerosi amici del figlio, per chiedere giustizia