Nel video l’intervista a Robertino Caponcelli, Coordinatore provinciale Gilda insegnanti di Modena
Una “terra di nessuno”. Così è stato definito il cortile che unisce il Corni professionale e il Corni Tecnico. Uno spazio in cui la tensione tra professori e studenti non è una novità, solo un tema che la cronaca ha riportato in auge dopo l’episodio dello scontro che ha visti coinvolti alcuni giovani e il docente di matematica Stefano Longagnani. A dirlo sono i professori stessi che non nascondono come quel luogo sia stato teatro di comportamenti inadeguati, dall’uso di sostanze stupefacenti che in passato ha fatto scattare controlli mirati da parte delle forze dell’ordine, fino a vere e proprie aggressioni a danno dei docenti; un domino in cui Longagnani non rappresenta che l’ultimo tassello.
La stragrande maggioranza degli studenti è lì per studiare e imparare, sottolineano con forza i professori, ma la Gilda degli Insegnanti di Modena ha raccolto abbastanza testimonianze per poter definire il cortile del Corni uno spazio complessivamente insicuro, che ha bisogno di essere vigilato in maniera diversa. In un apposito incontro fissato l’8 di febbraio, i docenti e lavoratori degli istituti si riuniranno per riflettere sul ruolo dell’educazione e su come fare fronte al disagio giovanile manifestato da alcuni studenti