È il giorno delle testimonianze dei sanitari presenti in pronto soccorso la sera in cui un paziente in grave crisi ipoglicemica sarebbe stato percosso a lungo da quattro agenti della Polizia Locale di Sassuolo. I fatti risalgono al 15 ottobre del 2022, oggi in Tribunale a Modena, i sanitari davanti al Giudice Collegiale hanno fornito la loro ricostruzione. Il paziente, stando a quanto dichiarato, è arrivato in ospedale a bordo di un’ambulanza con un valore di glicemia pari a 28. Nessuno dei presenti in servizio quella sera, è stato detto, ha richiesto l’intervento della Polizia, dato che l’uomo, incosciente, non era mai stato violento nei confronti dei sanitari. Gli agenti, arrivati poco dopo l’ambulanza, avrebbero avuto subito un atteggiamento inadeguato. La responsabile del Pronto Soccorso ha raccontato che i presenti le hanno riferito i fatti nella medesima maniera: gli agenti avrebbero immobilizzato il paziente incastrandogli le braccia nelle sponde della barella in una posizione dolorosa prima di iniziare a prenderlo a sberle. Il 34enne marocchino, sempre incosciente, è stato anche colpito alla nuca. Un agente sarebbe salito in piedi sulla barella e sul bacino dell’uomo. L’infermiera in servizio ha dichiarato che un agente ha iniziato a inveirle contro, chiedendole se il paziente avesse preso sostanze stupefacenti. “Ero sconcertata” ha dichiarato. Presente in aula anche il direttore sanitario dell’ospedale, che presentò denuncia, e tre dei quattro agenti coinvolti. I legali dei poliziotti hanno sempre rimarcato l’estraneità dei loro assistiti ai fatti contestati, chiedendo di assolverli dalla pesantissima accusa di tortura. Il paziente, che di quell’episodio non ricorda nulla a causa della crisi, si è costituito parte civile.