Udienza di smistamento, con l’ammissione delle prove, questa mattina in tribunale collegiale per il delicato caso che vede quattro agenti della Polizia Locale di Sassuolo accusati di tortura. Gli avvocati difensori hanno fatto richiesta di escludere dal processo la parte civile, lo stesso paziente che sarebbe stato vittima dei soprusi delle forze dell’ordine. Inoltre, due dei quattro imputati hanno reiterato l’istanza, già proposta in udienze precedenti, di abbreviato condizionato. Il giudice si è riservato e ha rinviato la decisione su entrambe le istanze al 18 ottobre prossimo. L’episodio risale all’ottobre del 2021, quando al pronto soccorso dell’ospedale di Sassuolo venne portato un paziente di origini straniere in preda a una grave crisi ipoglicemica. Mentre l’uomo si trovava sulla barella sono intervenuti due agenti e due assistenti della Polizia Locale che, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbero iniziato a percuotere reiteratamente il paziente, dopo averlo bloccato sul lettino. Una violenza che si sarebbe protratta per circa un’ora, durante la quale, secondo la Procura, gli agenti avrebbero chiesto all’uomo se avesse assunto sostanze stupefacenti. Secondo la difesa invece i quattro imputati sarebbero intervenuti su richiesta degli stessi sanitari per calmare il paziente, che sarebbe arrivato in Pronto Soccorso in uno stato di forte agitazione
AGENTI DI SASSUOLO, CHIESTA L’ESCLUSIONE DELLA PARTE CIVILE
Ritorno in aula per i legali dei quattro agenti della Polizia Municipale di Sassuolo accusati di tortura nei confronti di un paziente del Pronto Soccorso. Oggi udienza di smaltimento. La difesa ha reiterato la richiesta di escludere dal processo la parte civile