Nel video, l’intervista a Giammarco Fabiano, Coordinatore Udu Modena

Da fenomeno pressoché estraneo a un vero e proprio boom: gli affitti brevi si stanno moltiplicando a ritmo sostenuto anche a Modena. In un solo anno il balzo è stato del 29% secondo la piattaforma statunitense Airdna; detto in altri termini, nella nostra città ci sono oltre 600 appartamenti disponibili per affitti non superiori a 30 giorni. Il dato non stupisce, se si pensa che questo tipo di locazione è molto più remunerativa per i proprietari: una sola notte costa in media 105 euro. L’altro lato della medaglia è la riduzione di alloggi a disposizione degli studenti e dei lavoratori che a Modena vogliono risiedere. E quel poco che resta, costa caro. Secondo una ricerca di UDU il 62% degli studenti fatica a trovare una casa nella città in cui studia. Questo perché per pochi metri quadrati di camera si può arrivare a spendere 700 euro al mese, utenze escluse. Con casi limite, come due appartamenti fusi insieme per ottenere 17 camere da affittare. Per Udu la situazione non è più sostenibile e la costruzione di nuovi studentati (che non risolvono il problema nell’immediato) non è sufficiente. Udu auspica inoltre che il Comune apra un tavolo con l’università e con i rappresentanti degli studenti stessi, mentre sul caso dell’aumento esponenziale degli affitti brevi c’è già un’interrogazione depositata in Piazza Grande, con la richiesta, da parte dell’Alleanza Verdi-Sinistra, di effettuare un censimento degli appartamenti destinati a questo tipo di affitto.