Beni per un valore di dieci milioni di euro sono stati sequestrati ai fratelli Antonio e Cesare Muto, il primo condannato definitivamente nel processo di ‘Aemilia’ per associazione mafiosa, truffa ed estorsione e appartenente alla cosca Grande Aracri. Nell’ambito dell’operazione ‘Grimilde’, i Carabinieri reggiani hanno dato ieri esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale nei confronti dei due. Nel dettaglio i beni sequestrati sono dislocati tra le province di Reggio Emilia, Parma, Mantova e Crotone. Nella lista compaiono cinque aziende del settore degli autotrasporti e immobiliare, del valore complessivo di 3 milioni, e sei immobili: un capannone industriale sede delle aziende di autotrasporti, quattro abitazioni e un fabbricato in corso di costruzione, acquistati ad un prezzo complessivo di 3 milioni. Ma non solo anche 92 veicoli, tra cui una Maserati e due Volkswagen. “Congelati” infine 18 rapporti bancari le cui giacenze complessive sono tuttora ignote. Le indagini patrimoniali hanno confermato come i fratelli Muto gestissero attività imprenditoriali, formalmente intestate a prestanome, accumulando patrimoni personali illeciti.
AEMILIA, SEQUESTRATI BENI PER 10 MILIONI DI EURO AI FRATELLI MUTO
Nuovo colpo alle cosche di 'ndrangheta' in Emilia. Nell’ambito dell’operazione Grimilde sono stati sequestrati 10 milioni di beni ai Fratelli Muto. Sigilli anche ad una Maserati.