È passato in mano alla Procura Distrettuale il caso del presunto pedofilo che attraverso una app chiamata Tik Tok avrebbe contattato un bambino di quarta elementare della scuola Giovanni 23esimo di Modena. L’uomo avrebbe inviato al minore alcuni messaggi volti a conquistarne la fiducia per arrivare, in definitiva, a incontrarlo di persona. Il padre del piccolo però venuto a conoscenza di questa conversazione virtuale, ha sporto denuncia alle forze dell’ordine, che in poco tempo sono riuscite a identificare e denunciare il presunto pedofilo. Il supposto adescatore, un uomo di mezza età residente fuori provincia, è indagato per adescamento di minore tramite la rete internet, ma gli accertamenti sono ancora in corso. Il suo volto dopo l’allarme generato tra i genitori è stato condiviso sui social, ma al momento i Carabinieri né confermano né smentiscono che la foto corrisponda realmente alla persona indagata: potrebbe infatti esserci anche la possibilità che si sia servito di una foto falsa. Intanto le indagini proseguono serrate e il con il massimo riserbo, data la delicatezza della tematica trattata.
ADESCAMENTO IN CHAT, IL CASO PASSA ALLA POLIZIA DISTRETTUALE
Il caso del presunto pedofilo che avrebbe adescato un bambino delle elementari Giovanni 23esimo è ora di competenza della Procura Distrettuale, chiamata a far luce sulla vicenda