Nel video l’intervista a Pierluigi Castagnetti, Presidente della Fondazione Fossoli
Si è spento nella notte il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, a seguito di una complicanza dovuta a una disfunzione del sistema immunitario. A diffondere la notizia della sua morte è stato il portavoce Roberto Cuillo. Sassoli è morto all’1.15 di notte, aveva appena 65 anni. Lascia una moglie e due figli. Giornalista e politico, Sassoli è divenuto presidente del Parlamento europeo nel 2019. Nel suo discorso di insediamento aveva sottolineato che “l’Unione Europea non è un incidente della storia” e che “l’impegno per cambiarla è un dovere, soprattutto per noi italiani”. E il cambiamento per Sassoli ha significato anche rendere l’Europa più vicina. La sua ultima partecipazione a una manifestazione pubblica non istituzionale fu non a caso a Fossoli, in occasione del ricordo dei caduti di Cibeno. In quell’occasione fu proprio lui a insistere affinché partecipasse anche la Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen. Il Presidente della Fondazione Fossoli e amico di Sassoli, Pierluigi Castagnetti, definisce quell’evento il suo “testamento politico”. Grande europeista, guidato dai valori dei padri fondatori dell’Unione e dal sogno degli Stati Uniti d’Europa, questo era Sassoli. Per Castagnetti, il vuoto che si crea ora non è solo quello di un amico che non c’è più, ma anche il vuoto che può lasciare un grande riferimento europeo