Meno 17,5% rispetto al 2018: è questo il dato preconsuntivo relativo all’anno che sta per terminare di Acimac, l’associazione che racchiude i costruttori di macchine e tecnologia applicata alla ceramica, reso noto a margine dell’Assemblea annuale di bilancio. Un dato fortemente negativo, che arriva dopo un 2018 che fu di stagnazione, e che somma il meno 27,7% del mercato italiano, un dato atteso dopo il boom del piano Industry 4.0, ad un inatteso meno 13,8% dell’export. Una frenata sul piano delle esportazioni, che riflette più l’andamento geopolitico mondiale che la voglia di fare impresa nel mondo. Una situazione che non dipende dalle innovazioni tecnologiche e che, quindi, ancor più preoccupa gli associati Acimac. La contrazione maggiore, come detto, è quella relativa al mercato domestico che arretra a 414 milioni di euro di fatturato a fronte di un export che si attesta sul miliardo e 366 milioni per un giro d’affari complessivo pari ad un miliardo e 780 milioni di euro
Nel video l’intervista a Paolo Sassi, Presidente Acimac