Al 31 ottobre 2022 la morosità che riguarda gli immobili a canone calmierato gestiti da Acer Modena, ha toccato il tetto di 9 milioni di euro, di cui il 33% riguarda gli anticipi che l’azienda ha attuato per conto degli utenti. A rendere ancora più socialmente critica la situazione è l’ormai conclamata scarsa offerta di questa tipologia di alloggi, ovvero di alloggi ERP, Edilizia Residenziale Pubblica. Oltre a questo, a causa degli aumenti a cui sono soggetti i materiali edilizi e a ai ritardi con cui queste vengono consegnati, sono aumentati anche i costi per le manutenzioni degli appartamenti sfitti e si allungano i tempi di realizzazione di quelli nuovi. Un gatto che si morde la coda, sembra senza soluzione, come affermato dal presidente di Acer, Andrea Casagrande che considera la situazione attuale, eccezionale di cui ad oggi, appunto, non si intravedono soluzioni. Intanto il Fondo Complementare al Pnrr ha assegnato 5,3 milioni di euro + altri 2,2 di finanziamento per tre interventi di riqualificazione dell’esistente Acer, uno a Soliera dove è prevista la ricostruzione di un edificio in centro con 10 alloggi e uno spazio per associazioni, uno a Nonantola, dove sarà ripristinato Palazzo Sartorio per realizzare tre alloggi e un altro a Modena, dove 24 alloggi saranno riqualificati sotto l’aspetto sismico ed energetico. Attualmente Acer può contare su 368 alloggi a canone calmierato
ACER MODENA: NEL 2023 SI AGGRAVERA’ LA MOROSITA’, MANCANO LE SOLUZIONI
È un futuro prossimo difficile quello che si prospetta per Acer Modena a causa dell’aumento della morosità degli inquilini, colpiti dalla crisi economica generata dai grandi eventi come la pandemia, la guerra, ma anche il cambiamento climatico