Giorno dell’udienza preliminare in Tribunale a Modena per due agenti e due assistenti della Polizia Locale di Sassuolo che devono rispondere dei reati di tortura in relazione ai fatti avvenuti il 15 ottobre del 2021, quando al pronto soccorso dell’Ospedale della città delle piastrelle avrebbero aggredito un paziente. Il Gip dopo circa un’ora ha rinviato al 15 febbraio l’udienza per la lettura del provvedimento e la decisione sul proscioglimento o il rinvio a giudizio. In aula erano presenti tre dei quattro imputati. Assente invece la parte offesa, che a gennaio si è costituita parte civile. L’uomo, ricoverato per una grave crisi ipoglicemica, non avrebbe sporto denuncia poiché non ricordava nulla a causa del suo stato di salute. A denunciare i quattro operatori della Locale era stato il direttore generale dell’ospedale di Sassuolo, su segnalazione inoltrata dal primario responsabile del Pronto Soccorso. Stando al resoconto della Procura, nessun operatore sanitario in servizio presso la struttura avrebbe richiesto l’intervento della Polizia. Una volta di fronte al paziente gli agenti si sarebbero avvalsi di atteggiamenti molto violenti, incastrando le braccia dell’uomo alla barella, saltandogli sul torace e cagionandogli forte e prolungato dolore fisico, accusandolo di essere un tossicodipendente. Da qui, l’accusa di tortura. Secondo la difesa invece i quattro agenti, che hanno sempre rigettato tutte le accuse, sarebbero stati chiamati dal personale sanitario per placare lo stesso paziente, in forte stato di agitazione.
ACCUSATI DI TORTURA, UDIENZA RINVIATA PER GLI AGENTI DI SASSUOLO
Rinviata al 15 febbraio l’udienza preliminare per i quattro agenti della Polizia Locale accusati di tortura ai danni di un paziente del Pronto Soccorso di Sassuolo. Presenti tre dei quattro indagati, assente invece la parte offesa