Più che una Serie D sembra davvero una C2. E’ l’opinione unanime di tutti gli addetti ai lavori sul girone “D”, da dove il Carpi cercherà da domenica di spiccare il volo per il ritorno fra i professionisti. A 72 ore dal via, almeno sulla carta, sono almeno 9 le squadre che sognano di conquistare l’unico pass che vale il salto di categoria. In un’ipotetica prima fila vanno messe per forza le due squadre scese dalla Lega Pro: la corazzata Pistoiese ha fatto un mercato da C, con innesti del calibro dell’ex canarino Davì, Caponi e da ultimo Urbinati e Barbuti, la Giana Erminio con Perna e Fall davanti ha rifilato 6 reti in Coppa a Stresa e Gozzano togliendo subito il velo sulle proprie ambizioni. Appena dietro, assieme al Carpi, viaggia il Ravenna del modenese Cristian Serpini che con Caprioni in attacco ha sostituito bomber Saporetti, salito in C. Ma il parterre è piuttosto ampio, al netto di qualche sorpresa che ogni anno si aggiunge al gruppo: la matricola Riccione dell’ex Lordkipanidze ha investito molto sul mercato, così come la Correggese che si presenta col terzetto di ex biancorossi Gozzi-Ferretti-Villanova, poi ci sono Forlì e Prato che per blasone e ambizioni non possono ripetere un’altra stagione deludente, senza scordare il Lentigione ultimo vincitore dei playoff. Un campionato che si annuncia da girone dantesco, in cui il Carpi avrà bisogno anche dei suoi tifosi, che in mattinata, con una nota firmata dai GdL hanno rinnovato i ringraziamenti al patron Lazzaretti per gli investimenti, ma hanno sottolineato come i prezzi della campagna abbonamenti che termina domenica siano ritenuti troppo elevati.
AC CARPI. LA GRIGLIA DI PARTENZA DI SERIE D ASSOMIGLIA A UNA C2
A 72 ore dal debutto in campionato il girone “D” di Serie D in cui è inserito il Carpi assomiglia sempre più a una C2, con tanti avversari di rango. Intanto i tifosi storcono il naso per il costo degli abbonamenti