Nel video l’intervista a Raffaele Donini, Assessore regionale ai Trasporti

Il progetto della Cispadana non va più bene e ora verrà sottoposto a una valutazione costi-benefici. Lo ha deciso la Regione che in merito alla realizzazione della grande opera fa un passo indietro. Tutto quello fatto finora viene messo in stand by e il progetto di autostrada da 67 chilometri per collegare la A22 Modena-Brennero alla A13 Bologna-Padova, atteso ormai da decenni, passerà al vaglio di un’analisi ambientale, sociale e dei costi ad opera della Regione che darà il suo ok definitivo nel 2020. Per la sua realizzazione bisognerà aspetta ancora. Una mossa che lascia intravedere un’apertura al mondo ambientalista e anche ai Cinque Stelle, da sempre critici nei confronti di questa grande infrastruttura.  Il progetto, su cui la Regione ha deciso di vestire altri 100 milioni di euro, che servono a pagare l’ analisi di sostenibilità del progetto definitivo su tutti gli aspetti – ambientale, sociale e dei costi – è stato presentato insieme alle prescrizioni della valutazione di impatto ambientale, a Bologna, alla presenza di imprese, sindacati, enti locali, università, associazioni del terzo settore riunite nel patto per il lavoro e i vertici di Autostrada del Brennero Spa e della società che realizzerà l’opera, l’Arc Spa.