Tassa rifiuti non pagata? Dal prossimo anno il Comune potrebbe pignorare i conti correnti dei contribuenti. Questo quanto prevede una norma della manovra di bilancio, attualmente al vaglio del governo, secondo cui gli enti locali, Comuni, Province, città metropolitane, comunità montane, unioni e consorzi di Comuni, potranno riscuotere le imposte locali e le entrate patrimoniali non pagate pignorando stipendi, conti correnti, fatture, immobili o con il fermo dell’auto. A partire dal 1° gennaio 2020 l’articolo 96 della Legge di Bilancio, ora all’esame del Senato, introduce una ‘Riforma della Riscossione degli enti locali’: in sostanza i Comuni avranno accesso ai dati dell’Anagrafe tributaria e potranno quindi procedere ad azioni esecutive in maniera più veloce senza attendere i tempi di iscrizione a ruolo del debito o di predisposizione dell’ingiunzione. Gli enti potranno attivare le procedure di riscossione attraverso comunicazioni ufficiali entro 3 mesi dalla notifica dei mancati pagamenti, ma l’azione resterà sospesa per altri 6 mesi, in modo da consentire agli interessati di mettersi in regola ed evitare le procedure di recupero forzato.
TASSE NON PAGATE: IL COMUNE POTRÀ PIGNORARE CONTI CORRENTI E STIPENDIO
Tra le novità nella Legge di Bilancio del governo giallo rosso, la lotta all’evasione. A partire dal 1° gennaio i Comuni e gli enti locali per recuperare i tributi non pagati potranno pignorare direttamente stipendi, conti correnti e immobili